domenica 20 gennaio 2013

Una scommessa?


E allora facciamo una scommessa, proviamoci…
Dunque, premesso che, per ragioni di coerenza personale voterò radicale, diciamo che con la mia parte razionale ritengo che chi merita oggi un voto consapevole sia proprio Fare per fermare il declino.
Vediamo in sintesi le ragioni partendo dal “perchè no”.
CENTRO-DESTRA:
PDL: un partito allo sbando dove l’unica cosa che oggi tiene è il carisma personale di Berlusconi, per il resto (e i sondaggi lo dimostravano) non esiste più nulla, nemmeno una coerente proposta politica.
Lega: peggio che sopra, qui addirittura c’è l’ipocrisia di presentare come nuovo il partito che vede leader uno che è stato per 20 anni il vice-Bossi e di candidare Bossi capolista al Senato, il balletto poi PDL sì PDL no è stato addirittura esilarante.
Altri: L’unica sigla che rispetto è La Destra, per lo meno c’è coerenza e un minimo di “palle”, gli altri, a partire dai ridicoli Fratelli d’Italia (giusto approdo per la Cortinovi) sono gruppetti clientelari che riverniciano con vernice trasparente le correnti e le clientele del PDL.
CENTRO SINISTRA:
PD: ammetto che sono l’unico partito di livello nazionale che ha dimostrato capacità organizzativa e coerenza, non voterò mai per loro perchè il paese che hanno in mente è indietro 30 anni con la storia, perchè sono vittima di massimalismi sindacali e perchè hanno della libertà un concetto piuttosto “relativista”, onore però al nemico.
SEL: qui i difetti ideologici sono alla potenza più alta, è interessante aggiungere che SEL comunque conterà in Parlamento più della corrente liberal del PD, quindi nessuno spazio, se vincesse la loro coalizione per ogni anche piccola istanza liberale.
Altri: boh, un po’ di Tabacci, ex Di Pietro furbetti riciclantisi, niente da segnalare.
CENTRO:
Lista Monti: La grande occasione mancata, se avessero nel movimento prevalso i contenuti e la volontà di rinnovare la politica, ci sarebbero ancora Passera e Giannino. Invece sono arrivati Fini, Casini, e il club del bridge di Montezemolo.
Quindi un super riciclaggio di idee perdenti di vecchia dc, equilibrismo craxiano, vecchia politica.
UDC: il niente; quando erano con il PDL sono riusciti a frenare le riforme liberali, poi hanno fatto un’opposizione da salotto, ora tornano giusto per garantire lo stipendio al loro gruppo dirigente
FLI: ecco, direi che la pronuncia della sigla, fli, rende bene l’idea di questo nulla, oltre alla responsabilità di aver creato l’instabilità che ha minato l’azione dell’ultimo governo Berlusconi non hanno fatto nulla, e stanno scomparendo; da porta borse di Berlusconi, Fini è diventato il porta borse del porta borse di Monti. Tutto sommato è forse più autorevole come cognato di Tulliani o, al limite, come marito della ex di Gaucci.
M5S: mi stanno simpatici, sono coerenti e davvero vogliono cambiare. Però, a parità di coerenza non sono forse meglio i contenuti e le capacità che sono comprese in Fare per Fermare il Declino?
Ingroia, Comunisti, Di Pietro, De Magistris: di fronte a questa gente mi avvarrei volentieri della facoltà di non rispondere. Solo una piccola segnalazione, guarda caso il partito dei magistrati approda proprio nei lidi degli eredi della Stasi.
E allora, torniamo alla scommessa, perchè non facciamo un’azione congiunta a favore del voto per Amnistia Giustizia e Libertà o per Fare Fermare il Declino?
Una bella manifestazione unitaria di due liste concorrenti che però rifutano l’omologazione con il putridume circostante?
Un modo per presentare davvero la politica in modo diverso: una scelta culturale davvero innovativa.
E la scommessa… vediamo se a Buccinasco queste due liste vanno meglio che nel resto del Paese?