martedì 16 ottobre 2012

Che uomini da poco

Vorrei proporvi una visuale diversa del "Caso Zambetti" da quella spacciata dai giornali che, come sempre, accolgono a braccia aperte le verità delle Procure e gli show mediatici della Signora Boccassini (che dovrebbe essere per lo meno ascoltata con la possibilità di sentire anche il difensore dell’imputato e non in monologhi privi di contraddittorio).
Comincio dalla fine, dopo 7 anni di calvario Zambetti verrà assolto perchè il fatto non costituisce reato (a meno che la Procura non decida di tirare in lungo per far prescrivere il tutto).
Veniamo al fatto. Zambetti è candidato alle regionali e sa che per essere eletto deve superare le 10.000 preferenze. Ovvio che non bastino i suoi amici e che si debbano andare a prendere voti ovunque. gli amici gli organizzano serate, feste ecc.. per presentarlo agli elettori, ma non bastano. Servono anche i “professionisti della preferenza”; persone che a vario titolo si offrono ai candidati e che, come gli amici, organizzano occasioni di incontro per presentare il candidato.
La cosa è molto semplice, le persone vengono invitate ad una cena, ascoltano lo Zambetti di turno che racconta le solite cose, mangiano gratis, e quando vanno a votare, piuttosto che non scrivere nulla, scrivono Zambetti nello spazio della preferenza. E’ la democrazia, piaccia o meno funziona così; è il libero mercato, piaccia o meno funziona così e nel libero mercato si inseriscono i professionisti che per organizzare queste raccolte di voti si fanno pagare.
Ora da Zambetti si presenta tal Costantino che gli offre il suo appoggio. Oggi Costantino viene presentato come un Boss della ‘Ndrangheta, ma è credibile che un Boss della ‘Ndrangheta se ne vada in giro libero? delle due l’una, o lo si sapeva prima, e quindi avrebbe dovuto essere agli arresti, o ancora non lo si sapeva, e allora come poteva saperlo proprio Zambetti?
Ma ancora, e ancora di più: ma vi sembra normale ed accettabile che l’ Istituzione Magistratura, sapendo (perchè lo spia) che un Boss prende contatto con un’ Istituzione democratica (Zambetti) vada avanti a spiare e non si premuri, al contrario, di convocare Zambetti ed avvertirlo dei rischi che corre e che fa correre alle Istituzioni? Questa è la vera follia: la Magistratura non ha la volontà di difendere la legalità ma solo quella di distruggere la politica e di cercare in ogni modo di creare teoremi destinati a distruggere il malcapitato e, con lui, l’Istituzione Democratica che rappresenta.
Per Formigoni provo pena, le cose che ha detto su Zambetti sono ributtanti. Ma come, quando i magistrati si occupano di lui è tutto fumo, se però inguaiano un suo compagno di partito allora le cose si fanno gravi? Ma se Formigoni è innocente fino a prova contraria non dovrebbe valere lo stesso anche per Zambetti?
ma è possibile che la politica sia così infingarda da permettere alla magistratura di distruggerla senza colpo ferire?
L’unico atteggiamento da UOMO ch Formigoni avrebbe dovuto avere sarebbe stato quello di dire: cari Magistrati, voi avete il potere di prendere un innocente e metterlo in carcere e io non posso farci niente – anche perchè siamo noi politici che non siamo riusciti a modificare le leggi che regolano la custodia cautelare lasciando a voi magistrati la possibilità di applicarla con troppo ampia discrezionalità – ma non vi riconosco nessuna autorità e, tanto meno, autorevolezza politica per intervenire sulla composizione della mia Giunta il Dr. Zambetti quindi, eletto dal voto di 11.000 persone (che avevano diritto di voto e che quindi non erano delinquenti abituali), resta al suo posto fino a che voi non sarete capaci di provare ciò che, con teoremi arditi, state oggi sostenendo.
Mi rendo conto di essere uno dei pochissimi politici (ma forse non lo sono mai stato) che ha il coraggio di dire e scrivere queste cose – dette e scritte anche un mese prima che mi arrestassero – quindi, circondato da codardi è giusto che venga sconfitto, ma mi batterò fino all’ultimo per salvare quel poco che resta della nostra democrazia.

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